L’emergenza che stiamo vivendo e le conseguenti limitazioni negli spostamenti ci danno la possibilità di riflettere sul luogo dove nelle ultime settimane abbiamo trascorso praticamente tutto il nostro tempo: lo spazio abitativo. Come professionisti dell’architettura abbiamo deciso di condividere con voi nelle prossime settimane, tramite il Blog all’interno del nostro sito web, delle riflessioni sulle mura domestiche – in questo momento unico scenario possibile – analizzando gli elementi che le compongono e che ne configurano le qualità e i punti deboli, capaci giornalmente di influenzarci e di condizionarci come abitanti di quell’ambiente che chiamiamo casa. Essendo costretti a trascorrere il nostro tempo all’interno della nostra abitazione possiamo renderci conto di come elementi che vanno dal micro al macro possano influenzare il nostro modo di vivere ed interagire con lo spazio.

La progettazione, oltre a subire l’influenza dell’evoluzione tecnologica con l’utilizzo di nuovi materiali e di nuove tecniche, ha cominciato ad essere influenzata da altre discipline come la psicologia e la sociologia sia nella piccola che nella grande scala, in particolare nella produzione dell’oggetto di design, che tiene conto di caratteri psicologici per soddisfare il cliente contemporaneo, oltreché nella realizzazione di grandi strutture, per le quali vengono studiati e analizzati nuovi modelli aggregativi. Molti sono gli elementi che su diverse scale e in diversi modi possono interagire negativamente con il nostro stile di vita e che poco dialogano con lo spazio: cattiva distribuzione degli spazi, non attenta gestione della luce naturale e artificiale, oltreché dei colori.

La casa ha ormai superato l’originario e arcaico ruolo di riparo. Occupare uno spazio è probabilmente sempre stata la più grande ambizione dell’essere. Si manifesta la necessità di andare oltre la visione funzionalistica della casa come pura macchina per abitare.

L’architettura ha sempre affrontato lo spazio abitativo secondo lo spirito del tempo, seguendo le tendenze culturali della propria epoca. Oggi si ritrova ad affrontare le necessità dell’individuo che vive in quella che Bauman ha definito società liquida. L’architetto svolge il ruolo di mediatore, conducendo il futuro abitante secondo le soggettive esigenze e qualità che lo contraddistinguono, verso un’esperienza d’uso funzionale e piacevole.

Il termine Interior Design viene tradizionalmente utilizzato per descrivere nel loro complesso le tipologie di progetti per interni, dall’arredamento alla ristrutturazione vera e propria. L’Architetto che si occupa di Interior si pone come obiettivo il benessere dell’individuo all’interno dello spazio progettato, mediando gli spazi fisici con le aspirazioni di chi le utilizza.

Il progetto deve permettere al fruitore di svolgere le attività per cui è stato pensato nella modalità più soddisfacente possibile.

La casa non è una somma caotica di elementi concreti e simboli astratti, bensì un’entità complessa, una struttura vivente composta da diversi organi e che assolve ai bisogni del corpo e della mente di chi vi abita. Il fruitore non subisce passivamente l’ambiente abitativo ma interagisce con esso, in una relazione dinamica. Nel progettare la casa l’architetto, avendo particolare attenzione alle necessità ed alle esigenze individuali, tratta lo spazio abitativo come un sistema di elementi interdipendenti e connessi tra loro, facenti parte di un complesso organismo vivente.

All’interno della nostra prassi lavorativa ruolo fondamentale assume la comunicazione ed il confronto con il fruitore o committente. Effettuato lo studio preliminare, vengono presentate una o più ipotesi progettuali che rispecchiano richieste e aspettative in relazione alle potenzialità del luogo in questione. Identificata la soluzione più congeniale, le intenzioni del progetto vengono approfondite e comunicate tramite il disegno e le nuove tecnologie di grafica 3D, trasformandosi gradualmente in progetto esecutivo; una volta concordati tutti gli elementi del progetto, è possibile estrapolare una previsione di spesa valutata anche in base alle disponibilità del committente, oltre gli elaborati necessari ad imprese e maestranze per la realizzazione.

Nei prossimi articoli andremo ad analizzare nel particolare gli elementi che fanno parte di questo processo.

Lo spazio! Costituisce la risposta alle aspirazioni dell’essere, la dimensione offerta alla respirazione polmonare e al battito del cuore, l’effusione rappresentata dalla possibilità di vedere lontano, dall’alto, in modo così ampio, infinito, illimitato.

[Le Corbusier – Quando le cattedrali erano bianche”]